MAX

Dedalo, sapete, ha una storia lunga.
Due maestri, i nostri maestri, gli hanno dato forma, sostanza e vita, e oggi Dedalo scavalca con agilità i due decenni di attività.
Immaginate, in più di 20 anni, quante persone sono passate di qui!
Dedalo le ricorda tutte, conserva nella memoria sorrisi e parole. Perché, nel conto di quello che siamo, ogni persona che è approdata nelle aule ha lasciato una traccia nella grande famiglia Dedalo, anche se magari, come un granellino di sabbia, è poi scivolata via veloce.
E se guardiamo a questi 20 anni, a questo fiume che cambia e cresce e si modifica, troviamo evidente una costante, una grandezza invariabile – che si chiama Max.
Ohibò, potrebbero dire alcuni di voi, chi è Max?

Max Dedalo TeatroPotremmo ora scrivervi della sua biografia, dell’azzurro intenso dei suoi occhi, della poesia che così spesso si depositava tra le sue parole e i suoi gesti.
Potremmo raccontarvi di quando abbiamo fondato l’Associazione MaDe tutti insieme e del centro, come un sole, che era Max per noi. Potremmo ricordarvi che i Saggi d’Inverno, che ogni anno i nostri allievi di terzo e quarto anno interpretano, sono stati voluti e creati da lui. Potremmo anche dirvi che di secondo nome faceva Gerard, parlava francese e amava Parigi e Villeneuve Loubet.

Di come ridevamo forte tutti insieme e di come sentivamo le note di Damien Rice provenire dall’aula dove stava insegnando. E allora ecco che potremmo finalmente azzardarci a descrivere l’indescrivibile, ovvero che maestro di teatro meraviglioso era, delle sue incredibili lezioni e dell’amore degli allievi per lui.
Forse potremmo anche sussurrare del suo funerale, dei fiori del suo colore preferito e della folla stretta intorno a lui e alla sua famiglia.
Passeremmo giorni a scrivervi di Max, di questo ragazzo che è stato la storia di Dedalo fin dalle origini, come vi dicevamo, tantissimi anni fa.
E di quanto, ogni giorno, ci manchi sempre più.
Chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, di averlo come maestro e come amico, vi parlerebbe senza esitazione del tanto che era -in un climax di ricordi, storie, emozioni.

E nel sito di Dedalo e di MaDe, non poteva mancare una pagina solo per lui.
Perché Max, tra le tantissime cose, è Dedalo.
Max è il gabbiano che vola sempre alto.
Ora Dedalo si chiama Centro Formazione Massimiliano De Mattia e c’è una borsa di studio a lui dedicata per l’anno più avanzato.
Ogni luglio, il mese della sua morte, Dedalo organizza una rassegna degli spettacoli e dei saggi che Max ha portato in scena -perché ogni nostro allievo possa, anno dopo anno, continuare a vedere e ad ascoltare la bellezza che Max sapeva mettere in scena.
Carla, sua moglie, ha raccolto tutti i suoi scritti ed è stato stampato un libro bellissimo, “Attraverso il mio specchio”, dove possiamo cercare un po’ della sua voce.
E ora, nel sito e nel fiume che cambia, cresce e si modifica, vogliamo che di lui continui a rimanerne la traccia profonda.
Max, siamo qui.

Se avete voglia, dopo aver letto fin qui, potete ascoltare “The Blower’s Daughter” e stare così ancora un po’ vicini a Max e a Dedalo.

A Massimiliano è dedicato il Fondo Donazioni Massimiliano De Mattia