Abbiamo fatto trenta di Francesco Bittasi

Collana “Poesie dell’acqua scritta”

Edizioni del Gattaccio 2014
Abbiamo Fatto Trenta

Di cosa parla

Trenta poesie in viaggio nel quotidiano, in attesa di qualcosa e di presa d’atto che se ne può cavare poco.

Un giro – comunque – con una torcia elettrica in mano nell’istante e nella solitudine tranquilla, con la capacità antica e dimenticata di scorgere passi altrui dietro gli spigoli e i sentimenti. Situazioni che stupiscono ogni volta e che ogni volta cercano parole diverse per dirle. Parole da cercare con il lanternino. Altro che torcia elettrica, che abbaglia.

Gli oggetti lasciati, i gemiti della notte, un livido nascosto da più di una bugia. Questo poeta è un poeta del coraggio, ma è ancora seduto – è lì da secoli – vicino alla prima domanda postagli molto prima chissà da chi, ammanettato dai suoi precisi crimini.

Così distante da lei che le ginocchia si premevano appena.

Per essere più felice dovrebbe solo stare più attento.

L’autore

Francesco Bittasi scrive romanzi, scrive racconti. Scrive poesie. Scrive spettacoli per il teatro, luogo dove è anche regista. Con le parole sa giocare, distrugge e costruisce, crea interferenze sulla stanca linea del reale. Le sue parole ti sgambettano mentre guardi dove metti i piedi. Vive a Milano, vi è nato nel novembre 1980. Lavora, paga un mutuo, si informa su come aggiustare il mondo.

Frammenti

Serpenti in vetrina

Un riparo nel sonno,
confortati da abbracci agitati;
un tepore che piano riscalda parole fredde.

Mi dileguo nel sonno, strisciando
nel suono di una brace accesa, spenta nella pozzanghera,
mentre ci coccoliamo con caffè e tabacco;
nessuna certezza, solo promesse.

Se chiudo le labbra sento ancora la sensazione del bacio,
cosa ha in testa la mia mente?!
Distrazione,
litighiamo per questo,
sul trono i litigi tra scaffali di vetro.

Premature bisce in giardini idilliaci,
non c’è concretezza e realtà
se non nella nostra esposizione in vetrina.